Giuliana Nuvoli, “Noi siamo ponti nella storia”, per l’inaugurazione di due ponti a Cecina, 9 maggio 2025

 

                                             Noi siamo “ponti” nella storia

Non vi è forse stata, nella storia di Toponomastica, una intitolazione così connessa a grandi
eventi di quella di due ponti a Cecina, il 21 marzo 2025.
In queste poche settimane, trascorse da quell’evento, c’è stata la morte di un papa,
Francesco e l’elezione del nuovo papa, Leone XIV, avvenuta poche ore fa. Francesco usava
sovente la metafora del ponte nella sua volontà di abbracciare l’intera umanità; Leone XIV
l’ha ripresa con una frequenza seconda solo alla parola pace. E’ come se la cronaca
dell’intitolazione cecinese avesse atteso questi due eventi per collocarsi in un contesto più
ampio, con riferimenti alti che appartengono, però, alla sua natura: siamo nate per rendere
più armoniosa ed equilibrata la congerie di elementi in cui ci muoviamo. Pace e ponti: due
parole connaturate nel lessico di Toponomastica Femminile, che prova a ricondurre le cose
alla loro giusta dimensione; a guardare gli eventi della storia in una giusta prospettiva; a
riconoscere i giusti meriti a chi ha operato bene per il consesso degli uomini.
Con questa visione del mondo e della storia a Cecina, il primo giorno di primavera, sono stati
intitolati a due donne due ponti collocati in posizione nevralgica; entrambi uniscono la
sponda nord e la sponda sud del fiume Cecina, uno a Marina di Cecina, l’altro sulla vecchia
Aurelia, percorso obbligato per entrare nel centro e, sino a pochi anni fa, unico passaggio
per scendere dal Nord a Roma lungo la costa. I due ponti segnano l’inizio della Maremma, a
metà della provincia di Livorno: una lunga lingua di territorio che abbraccia, a sud, anche
l’isola d’Elba.
Certo, il ponte unisce fisicamente due luoghi che sarebbero separati; ma, forse, più
importante è il suo utilizzo simbolico: esso unisce due persone, due gruppi, passato e futuro,
idee, bisogni ed elargizioni, e tutto ciò che appare distante, diviso, ma che può essere riunito.
Il 21 marzo era una magnifica giornata di sole e le autorità c’erano tutte: la sindaca Lia
Burgalassi; il vice sindaco Domenico Di Pietro; l’assessora alle Pari Opportunità Simona
Salvadori; la presidente della Commissione Territorio Tiziana Agostini. Era stata invitata la
scuola secondaria di primo grado Leonardo da Vinci di San Pietro in Palazzi.
La prima inaugurazione è stata quella del primo ponte, a Marina di Cecina, intitolato a
Margherita Hack, una scienziata.
Nata a Firenze il 12 giugno 1922 e morta a Trieste il 29 giugno 2013, è stata un’astrofisica e
una divulgatrice scientifica, prima direttrice donna in Italia di un osservatorio astronomico,
quello di Trieste. Anticonformista e impenitente, ha dato – con i suoi studi sull’evoluzione
stellare e la spettroscopia – uno straordinario contributo alla divulgazione dell’astronomia in
Italia, appassionando intere generazioni di italiani alla e promuovendo il ruolo di donne e
ragazze nelle discipline STEM.
Ma la scelta è ricaduta su di lei anche per la visione del mondo che ha professato con
assoluta chiarezza; una visione in cui tutti gli esseri viventi hanno uguale diritto di vivere e,
per questo, è necessario ripudiare la guerra:
Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra
pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze.
Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra.
Non è la prima volta che Margherita Hack ha un riconoscimento sul suolo pubblico: nel
giugno del 2022, per i 100 anni dalla sua nascita, ad esempio, le è stata dedicata una statua
in bronzo alta quasi tre metri nei giardini che fronteggiano l’Università Statale di Milano: la
prima in Italia a esser dedicata a una donna di scienza su suolo pubblico.
All’ intitolazione di Marina di Cecina è intervenuta, seguita dalle docenti Rita Iacoviello e
Lucia Cruschelli, la terza media del “Leonardo da Vinci”. Hanno letto testi sul significato del
“ponte” anche scritti da loro stessi e, sollecitati da un intervento di Paola Malacarne sulla
violenza esercitata sulle donne, hanno promesso di continuare il lavoro sulla necessità di
eliminare la disparità fra i generi.
Il secondo ponte è stato intitolato ad Alda Merini, una poetessa.
Alda Merini nata il 21 marzo 1931 a Milano (non è casuale la scelta di questa data per le
intitolazioni), vi muore il 1° novembre 2009. “Piccola ape furibonda” ha segnato, con la sua
vita difficile e la sua poesia, la storia culturale non solo di Milano. Un magnifico
insegnamento sulla vita lo troviamo nelle sue parole:
Io la vita l’ho goduta tutta, a dispetto di quello che vanno dicendo sul manicomio.
Io la vita l’ho goduta perché mi piace anche l’inferno della vita e la vita è spesso un inferno…. per
me la vita è stata bella perché l’ho pagata cara.
A questa seconda inaugurazione hanno suonato gli alunni della prima e della seconda media,
sempre del “Leonardo da Vinci”: piccoli, teneri e compresi, coi loro piccoli violini, messi in
mano da pochi mesi. Accanto a loro, i compagni più grandi – emozionati – hanno letto ancora
testi sul significato del ponte.
Margherita e Alda: due donne apparentemente lontane fra loro: una toscana e una
milanese… ma entrambe laiche; entrambe vere e disobbedienti; tutt’e due di una seducente
comunicativa.
Rapido e incisivo l’intervento della sindaca Lia Burgalassi: “Anche attraverso la
toponomastica stiamo cercando di ‘pareggiare i conti’ con il passato. Intitolare non è solo
mettere una targa. Significa ricordare, imprimere nella memoria. Ed è giusto che nella
memoria collettiva ci siano uomini e donne”.
L’assessora alle Pari Opportunità Simona Salvadori ha aggiunto: “Queste due donne, nella
loro vita, non hanno aderito ai canoni convenzionali a cui purtroppo ancora in certi contesti
si vogliono ancorare le donne. Sarebbe bello se questi due ponti, per le donne che li
attraversano, fossero un invito a essere sempre loro stesse, a seguire le proprie aspirazioni
e ambizioni, i propri talenti e passioni, perché solo in questo modo potremo cambiare le
nostre città e i nostri Paesi”.
Il presidente del Consiglio Comunale, Domenico Di Pietro, ha sottolineato: “In tanti territori,
compreso il nostro, lo spazio lasciato nella toponomastica all’impegno delle donne è
residuale. Cecina ha deciso di partire da due luoghi di grande transito, ponti che collegano
due sponde di un fiume, ponti che sono anche quelli della memoria, perché è la memoria
che permette di costruire il futuro e vogliamo che sia un futuro per tutti e per tutte”.
Un grazie particolare va alla consigliera comunale Tiziana Agostini, promotrice della mozione
che proponeva le intitolazioni e che è tornata sul significato del termine: “Un ponte è il
contrario di un muro e non a caso sono stati scelti questi due luoghi iconici per essere
intitolati a due donne che si sono fatte esse stesse ponti. E’ un percorso che non termina
qui. Ci saranno altri ‘ponti’ lanciati verso altre donne che hanno lasciato il segno”.
Tiziana Agostini è, da anni, sensibile al problema delle intitolazioni dei luoghi pubblici e, da
tempo, è entrata in sintonia e sinergia con Toponomastica femminile. Lo ha testimoniato la
presenza di Paola Malacarne, che ha ricordato come sia necessario “dare visibilità e merito
alle donne anche attraverso la toponomastica offre ai ragazzi e alle ragazze un modello di
riferimento per allargare i propri orizzonti”, e come nel 2012, al momento della sua nascita,
Toponomastica abbia effettuato un censimento da cui risultava che in tutto il Paese solo 10
strade su 100 erano intitolate a donne e di queste 7 ricordavano sante, martiri beate e
solo 3 figure delle società civile.
Dati emersi anche nell’evento del 1° Dicembre 2024 quando, a Casale Marittimo,
presentammo il progetto Cambiamo il volto al territorio. Un progetto per le intitolazioni
urbane, alla presenza di Maria Pia Ercolini e Paola Malacarne. Rivolto alle provincie di Pisa e
Livorno aveva nella vicina Cecina un magnifico esempio di impegno. Pochi giorni dopo quella
data, il 9 dicembre, il Consiglio Comunale di Cecina approvò l’intitolazione alle donne di
alcune circolatorie: il nuovo appuntamento non è lontano.
giuliana nuvoli
Casale Marittimo, 9 maggio 2025